Franco Panizza

Franco Panizza

CONCORDATO PREVENTIVO, BENE LE NORME INTRODOTTE MA NON SONO ANCORA SUFFICIENTI

  • Creato Martedì, 04 Agosto 2015 16:18

"La Camera, accogliendo le sollecitazioni di un mio ordine del giorno, ha introdotto importanti misure per tutelare tante aziende creditrici da alcune forme di abuso, se non di vera e propria elusione, da parte di molte aziende che hanno utilizzato il concordato preventivo in bianco.
Tuttavia queste misure non sono ancora sufficienti: occorre rivedere in maniera robusta lo strumento del concordato per evitare che alcune aziende disoneste si rifacciano su quelle oneste, scaricando su queste le loro difficoltà. Per questo ho deciso di presentare un apposito disegno di legge".  

Lo ha detto il Senatore e segretario politico del PATT, Franco Panizza, intervenendo oggi in Aula nella discussione per la conversione del decreto-legge sui fallimenti.
"Il concordato in bianco - ha continuato Panizza - è stato utilizzato troppo spesso come escamotage per  dilazionare nel tempo i pagamenti ai creditori, se non addirittura per eludere i pagamenti, attraverso la costituzione di new company che rilevavano l'attività.
Panizza ha poi ricordato "le positive misure introdotte alla Camera, dalla previsione nei concordati liquidatori di una percentuale minima del 20% di soddisfo dei crediti chirografi, alla vincolatività in ogni caso della percentuale offerta, alla disciplina delle offerte concorrenti per superare il cosiddetto concordato bloccato, con l'automaticità dell'apertura di una procedura competitiva.
Il mio auspicio - ha continuato il Senatore - è che però non ci si fermi qui, perché lo strumento ancora oggi non ha trovato il giusto equilibrio tra tutela dei creditori e necessità di non disperdere, laddove ci sono, preziosi patrimoni aziendali.
Bisogna prevedere, nei casi in cui la percentuale di pagamento ai chirografari sia inferiore alla percentuale dichiarata nel piano, il fallimento automatico in ipotesi di revoca, rinuncia o mancata omologa; impedire, alle imprese in concordato in continuità, sino al provvedimento di omologa, di partecipare agli appalti pubblici; pagare direttamente i subappaltatori nel caso di aziende coinvolte in procedure concorsuali e che hanno contratti con enti pubblici; introdurre espressamente l'esclusione della prededuzione per compensi professionali inerenti l'assistenza su concordati in bianco poi rinunziati o dichiarati inammissibili; bisogna estendere la revocatoria ad ogni caso di concordato in bianco a cui è seguito il fallimento.
Infine Panizza, auspicando un intervento immediato del Governo sulla scorta delle richieste formalizzate in un ordine del giorno, ha sottolineato come questo  " sarebbe un segnale importante per il mondo delle imprese, dell'artigianato e della cooperazione, che, per troppo tempo, si sono scontrati con una normativa che - per quanto nata sotto le più nobili intenzioni - nei fatti ha prodotto diverse situaz

Post recenti

Scroll to Top