Franco Panizza

Franco Panizza

LEGGE DI STABILITA', PASSAGGIO IMPORTANTE PER LE AUTONOMIE SPECIALI

  • Creato Giovedì, 28 Novembre 2013 09:14

Martedì notte il Senato ha approvato la Legge di Stabilità.

Il voto favorevole dato dal PATT e dal Gruppo per le Autonomie è stato un voto convinto, ma che non era affatto scontato. L'esecutivo se l'è guadagnato sul campo in queste settimane, attraverso una sostanziale revisione del testo che, nella sua versione iniziale, metteva seriamente in discussione le nostre prerogative così come previste dalla Costituzione e dallo Statuto di Autonomia.

Tra noi e il Governo, in tutti questi giorni, c'è stato un confronto serrato, a volte duro, ma sempre leale. E l'esecutivo, tornando in molte circostanze sui suoi passi, ha mostrato disponibilità, ragionevolezza e buonsenso, evitando in questo modo che le Province Autonome di Trento e di Bolzano si trovassero costrette a impugnare la legge davanti alla Corte Costituzionale, e noi autonomisti a votare contro questa Legge e contro il Governo.

Con il testo licenziato dal Senato, alle nostre due Province Autonome vengono riconosciute, in cambio dell'impegno nel continuare a contribuire al risanamento dei conti dello Stato, importanti prerogative: innanzitutto viene data una prima attuazione alla delega sulle agenzie fiscali già abbozzata nell'Accordo di Milano e viene di fatto riconosciuta competenza primaria sui tributi locali, con ciò aprendo alla possibilità per la Provincia di avviare finalmente una politica fiscale vera e propria. Ma non voglio dimenticare la possibilità di mantenere presso le sedi periferiche dei tribunali soppressi, a carico della Regione, dei presidi giudiziari fondamentali per i cittadini. Così come è importante l'emendamento che rivede le modalità di gestione delle risorse riservate al fondo per gli interventi interregionali.

Riconoscimenti significativi, che potenziano la nostra autonomia speciale e la rafforzano nella sua capacità d'incidere, a dimostrazione che finalmente siamo riusciti a convincere il Governo che le autonomie rappresentano non un peso, ma viceversa una seria e forte assunzione di responsabilità. In tutti gli incontri che ho avuto in questi giorni con i Ministri e i Sottosegretari ho avuto la conferma che finalmente a Roma la percezione nei confronti della nostra autonomia sta cambiando.

Certo, questa legge nel suo insieme non rappresenta quella terapia d'urto che il Paese s'attendeva. Ma su questo punto bisogna essere oggettivi, non prestando il fianco a un fare propagandistico e populistico che poco porta all'interesse generale. L'esecutivo paga lo scotto, che pagherebbe qualunque governo, delle esigue risorse disponibili, dei vincoli europei, dell'instabilità e dell'incertezza del quadro politico, dell'emergenza Sardegna cui era doveroso destinare una parte importante dei fondi a disposizione. Per questo il risultato prodotto a favore delle autonomie assume ancor maggior valore, così come lo assumono anche altre misure che oggi ci fanno guardare il bicchiere mezzo pieno.

Anche su questi fronti, come PATT e Gruppo delle Autonomie, ci siamo impegnati per portare a casa una serie di risultati e per andare incontro ai bisogni dei trentini e delle nostre categorie produttive. Tra questi, i più importanti sono: il mantenimento dei crediti d'imposta sulle accise e gli stanziamenti a favore dell'autotrasporto, settore oggi fortemente in crisi; il ripristino dei quantitativi concessi negli anni scorsi di gasolio agricolo agevolato, la reintroduzione delle agevolazioni tributarie e in particolare l'esenzione della tassa di registro per gli agricoltori professionali che ampliano la loro azienda; il mantenimento, nella sua veste attuale, di una figura quale quella del Garante del Contribuente che svolge un prezioso lavoro di tutela e di difesa dei cittadini più deboli davanti l'erario; il mantenimento dell'IVA al 4% per le cooperative sociali che erogano servizi socio-assistenziali per i disabili e per altre categorie svantaggiate; le riduzioni fiscali per la prima casa, gli incentivi per il lavoro e gli ammortizzatori sociali. Infine il Governo ha accolto un nostro ordine del giorno, con il quale chiediamo siano ripristinate le agevolazioni tributarie anche per i contadini part-time operanti nelle zone di montagna.

Infine abbiamo messo in campo un'iniziativa coraggiosa per sviluppare una sinergia comune nel corridoio del Brennero: per la prima volta un emendamento e quindi un ordine del giorno hanno trovato l'appoggio di tutte le cinque società autostradali interessate, di tutti i territori e le rispettive istituzioni coinvolte, di quasi tutte le forze politiche. Uno sforzo comune che, sono certo, non andrà sprecato e che, come ho detto nel mio intervento in Aula, spero venga accolto dal Governo per garantire una strategia comune e il reperimento dei fondi necessari a realizzare tutte le opere, tunnel ferroviario del Brennero in testa.

 

 

 

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