ESTENDERE A TUTTO IL 2014 GLI SGRAVI TRIBUTARI PER LA PICCOLA PROPRIETA' CONTADINA

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  • Creato Giovedì, 10 Ottobre 2013 09:13

(COMUNICATO STAMPA) Per facilitare l'accesso dei giovani al settore agricolo, occorre prorogare le agevolazioni tributarie per la piccola proprietà contadina. In tal senso il Governo dovrebbe, nello specifico, adottare iniziative "in ordine alle agevolazioni fiscali sul trasferimento del capitale fondiario già riservato alle figure per le quali i terreni agricoli costituiscono strumento di lavoro e mezzo di sussistenza nonché promuovere il ripristino delle agevolazioni tributarie per la piccola proprietà contadina previste dal decreto-legge n. 194/2009.

Lo richiede il senatore trentino del PATT Franco Panizza, che annuncia in tal senso la presentazione di uno specifico emendamento e ordine del giorno alla delega fiscale che a breve verrà esaminata dalla Commissione Finanze e Tesoro del Senato. Contestualmente ha concordato oggi coi membri della Commissione Agricoltura del Senato la presentazione di un impegno aggiuntivo alla Legge di Delega Fiscale a favore di una revisione complessiva della fiscalità in agricoltura.

"Dal 1° gennaio 2014, con l'entrata in vigore dell'articolo 10, del decreto legislativo n. 23/2011 sul federalismo fiscale municipale, saranno soppresse le agevolazioni tributarie per la piccola proprietà contadina previste dal decreto-legge n. 194/2009", tiene a ricordare Panizza.

"Paradossalmente, mentre da una parte si studiano forme agevolate per incrementare l'occupazione in agricoltura, con particolare riferimento a quella giovanile, l'imprenditore agricolo si vede privato di un'agevolazione fondamentale per la crescita dimensionale dell'impresa, venendo accomunato a soggetti diversi nei cui confronti è stata addirittura disposta la riduzione dell'imposta." "Infatti - spiega Panizza - con riferimento alla ipotesi di trasferimenti immobiliari a seguito del predetto decreto legislativo sono state individuate due sole aliquote di imposta di registro. Da un lato è stata disposta la riduzione dal 15 al 9% dell'imposta per i soggetti non professionali e d'altro lato per gli imprenditori agricoli si è prodotto un incremento della medesima imposta, che è passata dalla misura fissa al 9%." "La soppressione delle agevolazioni per la piccola proprietà contadina, peraltro sempre presenti nell'ordinamento nazionale a favore degli imprenditori agricoli professionali, avrebbe un impatto negativo sul ricambio generazionale e la permanenza dei giovani in agricoltura", conclude il senatore.