Franco Panizza

Franco Panizza

AMICI DEL PATT, ABBIAMO UNA MISSIONE DA COMPIERE

  • Creato Mercoledì, 04 Settembre 2013 12:49

Senatore Franco Panizza - Partito Autonomista Trentino TiroleseIl dibattito che sta accompagnando in questi giorni la formazione delle liste per le elezioni provinciali ha sollevato, in ordine alla posizione del Partito, interrogativi riguardo ai quali mi preme fare chiarezza.

Lo faccio prendendo spunto dal percorso politico che ha caratterizzato il PATT in questi ultimi anni, ma facendo anche riferimento alla storia e alla tradizione di autogoverno che da sempre caratterizza questo nostro territorio e che fa parte del nostro DNA. È un patrimonio che in questi ultimi anni l’intero Partito, le associazioni a noi vicine, e io personalmente nel ruolo svolto come assessore alla Cultura e ai Rapporti Europei, abbiamo cercato di valorizzare al massimo, perché la storia e i valori dell’Autonomia potessero essere sempre più un patrimonio condiviso e acquisito da tutti.

 

 

Stanno a dimostrare questa nostra radicata sensibilità le molte iniziative promosse in questi anni: dal sostegno che abbiamo sempre garantito alla cooperazione transfrontaliera, al progetto dell’Euregio del Tirolo storico, all’insegnamento della storia locale nelle scuole, all’azione di recupero della memoria dei soldati caduti durante la prima guerra mondiale, all’istituzione della Festa dell’Autonomia. Per non dire del sostegno dato alla realizzazione di studi e pubblicazioni che rappresentano contributi storici utili per allargare la percezione e diffondere la conoscenza, soprattutto tra i più giovani, di questo nostro straordinario patrimonio.

Ma nel suo ultimo congresso il PATT ha lanciato una sfida molto più difficile e impegnativa: quella di poter essere il partito guida della Provincia. Un obiettivo che ci chiama dunque allo sforzo di rappresentare non solo lo “zoccolo duro” autonomista o quelli che si identificano totalmente nella nostra cultura politica, ma di essere punto di riferimento per uno strato più ampio della comunità, nelle valli come nelle città.

Questo ci impone, come abbiamo indicato nell’ultimo nostro congresso e ribadito nei mesi successivi, di essere portatori di una proposta programmatica che affonda con forza le sue radici nei valori e nella cultura dell’autonomia, ma che da qui è in grado di mettersi in cammino per andare incontro anche ad altre sensibilità, culture ed esigenze.

È questa la ragione per la quale il PATT oggi deve prendere posizione in maniera precisa su tutta una serie di temi e proposte, che abbiamo voluto affrontare a partire dal documento politico approvato dal congresso e successivamente ratificato dall’assemblea programmatica svoltasi a Vezzano. Da questo percorso, democraticamente condiviso, è uscito quindi un PATT che non ha paura di assumersi tutte le responsabilità e che vuole far capire che l’autonomia non è solo un grande ideale, ma è soprattutto una grande e concreta opportunità che deve essere esercitata fino in fondo.

Per questo motivo il PATT nel febbraio scorso ha chiesto e ottenuto dalla coalizione il collegio senatoriale di Trento, convinti com’eravamo che il PATT è in grado di rappresentare non solo la sensibilità delle valli, ma che può anche essere interprete delle istanze della Città.

Il risultato raggiunto dal sottoscritto, con il 48% dei voti ottenuti nelle sezioni cittadine da una parte, e la vittoria di Ugo Rossi alle primarie, sono la riprova del fatto che il PATT sia ormai in grado di interpretare e intercettare un consenso molto più largo rispetto a quello del suo passato.

È partendo da queste basi che intendiamo rilanciare la sfida e tranquillizzare al tempo stesso quella parte del mondo autonomista che guarda con una certa preoccupazione all’inserimento nella nostra lista di candidati non in possesso di pedigree autonomista. Persone che fino ad ora non sono state protagoniste di un percorso all’interno del Partito, ma che sono impegnate e competenti, e disponibili a mettersi convintamente in gioco con noi.

Perché oggi quella che abbiamo davanti è l’opportunità di scrivere una pagina fondamentale di storia: vincere le elezioni per far vincere nei prossimi 5 anni la nostra piccola patria, per renderla veramente autonoma.

E allora non disperdiamo le forze, non cadiamo nel tranello della frammentazione, portando avanti rivendicazioni che se non sono in grado di stare in una cornice più ampia, rischiano di essere bollate come limitate o settarie.
Guardiamo dunque insieme al nostro appuntamento con la storia, al compito che oggi ci è stato dato dai trentini, quello di rappresentarli con forza e guidarli con mano sicura nelle sfide del futuro attraverso i valori dell’autonomia.

Se riusciremo a capire questo, se sapremo “guardare oltre”, riusciremo certamente a vincere anche questa sfida e il PATT saprà essere utile non solo agli autonomisti, ma all’intera comunità trentina che oggi vive una pesante crisi economica, guarda con preoccupazione alla frammentazione del quadro politico e assiste al forte scollamento che sta caratterizzando i partiti nazionali.

 

È un Trentino che ha bisogno di acquisire stabilità e di trovare rappresentanza in un Partito legato all’autonomia e al territorio. Un Partito che, attraverso lo slogan «Investiamo insieme sul Trentino», intende valorizzare i talenti, puntare sulle nostre risorse, sulle nostre imprese, sulle nostre strutture della conoscenza, sullo spirito di coesione e di solidarietà che da sempre caratterizza la nostra terra. Un Partito che vuole guardare avanti, per “andare oltre” e avere il coraggio di fare delle scelte per tutti.

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