Franco Panizza

Franco Panizza

Arginare la pratica dell'esportazione parallela dei farmaci essenziali per garantire la continuità terapeutica

  • Creato Martedì, 22 Dicembre 2015 09:38

COMUNICATO STAMPA - "Il Governo metta subito in campo una forte iniziativa per evitare la carenza di farmaci essenziali, imputabili direttamente o indirettamente alla pratica scorretta della "esportazione parallela", garantendo così la continuità terapeutica per i pazienti che ne fanno uso".

Lo dichiara in una nota il segretario politico del PATT, sen. Franco Panizza, che ha presentato un ordine del giorno alla legge annuale per il mercato e la concorrenza, attualmente all'esame del Senato.

"Sempre più spesso accade che farmaci prescritti, di classe A, ovvero quelli ritenuti essenziali nella cura delle malattie e che per questo sono rimborsati dal Servizio sanitario nazionale, non siano più disponibili o, addirittura, introvabili nelle farmacie italiane. Il problema è che molti di questi medicinali sono "unici", vale a dire non esiste uno alternativo e/o sostitutivo.

Le ragioni - spiega Panizza - sembrano essere differenti: secondo i distributori all'ingrosso le case farmaceutiche contingenterebbero la produzione dei loro medicinali nel nostro Paese a vantaggio di mercati esteri più redditizi; le aziende farmaceutiche, a loro volta, additano i distributori all'ingrosso, sempre più dediti al business del parallel trade (esportano farmaci dall'Italia, dove mediamente i prezzi dei farmaci di classe A sono più bassi, in Paesi dove i prezzi degli stessi medicinali sono più alti). Il commercio parallelo è una pratica legale, ma fortemente lesiva poiché mina il diritto alla continuità terapeutica.

Anche per questo, nel Giugno 2014, il Ministero della Salute, era intervenuto con delle disposizioni di legge per arginare la fuga dei farmaci, ma la questione non sembra essersi risolta.

Proponiamo allora - conclude Panizza - di estendere la tracciatura del farmaco anche a livello europeo, così da poter controllare esattamente dove le confezioni vengano realmente vendute. Oltre a ciò sarebbe fondamentale un maggior ruolo di controllo da parte delle autorità competenti su due fronti: da un lato sull'industria che produce, affinché si renda evidente l'effettiva destinazione della sua produzione al mercato italiano; e dall'altro sulle farmacie che chiedono l'autorizzazione a fare distribuzione intermedia affinché posseggano tutti i requisiti previsti dalla normativa".

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